banner3_p.jpg (5622 byte) banner3_p.jpg (5622 byte)
banner3_p.jpg (5622 byte) Biografia essenziale banner3_p.jpg (5622 byte)

Mario Picchi nasce a Siena nella Contrada della Selva il 22 Aprile 1929.

Il suo approccio con il figurativo è avvenuto prestissimo in prima fanciullezza con le caricature fatte per numerosi numeri unici delle contrade, per le pubblicazioni delle Scuole Medie e per gli universitari di Siena.

Studia al Liceo Scientifico “G. Galilei” di Siena e nel 1948 ottiene la Maturità.

Si iscrive alla facoltà di Architettura di Firenze.

Contemporaneamente si dedica alla “Libera scuola del nudo” che, sotto il patrocinio della Accademia delle Belle Arti di Firenze dava la possibilità ai volenterosi di approfondire lo studio del corpo umano.

Con la maturità, inizia rapida la vocazione per la pittura.

Nel 1953 partecipa, vincendo, al concorso in base nazionale per l’affresco nella Cappella delle Sacre Particole nella Basilica di San Francesco a Siena. La commissione giudicatrice composta da Piero Bargellini, Baccio Maria Bacci, Dario Neri e presieduta dal padre Bernardino Farnetani, volle premiarlo con il primo premio.

 

 

pg_bio_07.jpg (141245 byte) pg_bio_03.jpg (135937 byte)
Autoritratti

Successivamente l’artista volle interrompere il corso universitario di Architettura per dedicarsi all’allestimento di mostre personali.

Presentato da Matteo MARANGONI e Ugo NEBBIA inizia con mostre alla “Galleria Cairola” a Milano. Seguì a Ferrara alla “Cosmè Tura” ed in quest’occasione i ferraresi acquistarono una grande “Deposizione dalla Croce” per donarla alla Curia Arcivescovile di Ferrara. Seguirono mostre alla “Galleria Cancelli” di Firenze ed altre a Venezia, a Roma, Siena etc., con successo incoraggiante.

Numerose sue opere fanno parte di collezioni private italiane e straniere (da ricordare il “S. Giorgio e il drago” di proprietà dello scrittore Arrigo Pecchioli).

Esordì come scultore firmando le porte del Tabernacolo Eucaristico nel Battistero di San Giovanni di Siena.

Sono di quel periodo le vetrate per il concorso della Basilica di S. Domenico a Siena.

Da quel momento si dedica indifferentemente alle tre attività: Pittura, Scultura e Architettura.

Dipinge ad olio da lunga data, secondo tecniche rinascimentali studiate e ricreate quasi fedelmente, così come studia ed applica la difficile tecnica dell’affresco. Nella scultura, trovando il bronzo come suo materiale congeniale, riesce a fondere plasticità e vigore. Preferisce temi religiosi, mitici o simbolici , in cui compare la figura umana in contesti dove immagine ,concetto ed emozione si fondono intimamente.

Ripresi gli studi, si laurea in Architettura nel 1962.

 

 

pg_bio_01.jpg (128150 byte) pg_bio_02.jpg (116385 byte)
Ritratti e schizzi: la moglie dell'artista (Gina Gabrini)

Nello stesso anno  si trasferisce a Roma, città che per oltre 40 anni diventerà la sua seconda patria.

Qui insegna dal 1963 Disegno Tecnico all’Istituto Tecnico “Armellini” in Roma. Insegna anche in altre scuole Prospettiva e Anatomia artistica umana e comparata (animale).

Sono del 1979 il progetto e la realizzazione delle formelle in   bronzo per l’Ambone-Pulpito della Chiesa dei Padri Cappuccini in “Maria SS. Immacolata di Poggio al Vento” in Siena nonché il Fonte Battesimale della stessa chiesa realizzato in seguito.

Dal 1980 è collaboratore della casa editrice EDITALIA ( Gruppo Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato) per la realizzazione delle edizioni prestigiose con il frontespizio in scultura (pelle a sbalzo), tuttora in produzione e comprendente non meno di 52 volumi. L’artista realizza il bassorilievo che sarà poi visibile nella copertina-frontespizio.

 

 

pg_bio_06.jpg (41726 byte)
Volumi EDITALIA   - copertina realizzata in pelle a sbalzo: dallo schizzo al bassorilievo
Nel 1987, in occasione della vittoria riportata dalla Contrada della Selva nel Palio del 2 luglio 1987, dipinge e dona alla “sua” Contrada il quadro raffigurante la “Madonna della Selva”, attualmente esposto nella sede della società.

Nel 1989 il lavoro più impegnativo di scultura prende luce: il Fonte Battesimale e acqua-santiera per la “Chiesa di S. Marco e Pio X” in Roma. L’artista progetta interamente il Fonte Battesimale con l’acqua-santiera, realizzando personalmente la grande scultura in bronzo che lo sovrasta.

Altre opere sono state realizzate per il Palio di Siena: Armatura della Nobil Contrada dell’Oca; Scudi della Nobil Contrada del Bruco e della Contrada del Drago; Progetto per il nuovo Carroccio.

Negli ultimi venti anni, Mario Picchi sviluppa e affina un’altra caratteristica, quella di comporre cicli pittorei e scultorei: come quello del “Battista” in pittura, di “Venere”, pure in pittura: invece, in scultura, la “Vita di San Francesco” e infine la “Genesi”, ancora in rilievo.

Con la sua arte si propone la narrazione di poesie nella scultura, come la “Ballata del magnifico Lorenzo” che immagina per un letto nuziale.

Continua il suo interesse per i soggetti mitologici: “Diana e Atteone”, nonché, “Diana a riposo”; “Atalanta e Ippomena in gara”; “le Tre grazie” e ancora “Lot e le Figlie”.

    

 

pg_bio_04.jpg (107615 byte) pg_bio_05.jpg (105919 byte)
"Ritratto giovanile" eseguito dallo scultore G. Papi Busto di donna (la moglie dell'artista)

Cosciente delle lacune disegnative del figurativo odierno, ha voluto dedicarsi alla esatta visione di Piero della Francesca, per impadronirsi della spazialità necessaria; in seguito, l’anatomia del Rinascimento gli ha dato la capacità di eccellere nella scioltezza per comporre figure atteggiate nei più svariati casi, propri della scultura figurativa.

Nella pluridecennale attività, numerose sono state le sue presenze espositive, anche in campo internazionale, con importanti riconoscimenti di critica e di pubblico.
Sue opere uniche sono presenti in collezioni pubbliche e private in Italia e all’Estero.

 

Ritornato in tarda età nella sua amata Siena, ha continuato a lavorare e a "vivere per la sua arte" fino alla morte avvenuta dopo brevissima malattia il 19 Settembre 2011.

L’improvvisa scomparsa gli impedisce di ritirare il “Premio Speciale alla Carriera” conferitogli dalla manifestazione internazionale "Spoleto Festival Art". Il prestigioso trofeo, opera dell’artista olandese J.Genemans, viene consegnato al Presidente Archivio Opere Mario Picchi il 14 luglio 2012 presso il palazzo Ancaiani a Spoleto.

torna su   

  

Mario Picchi pittore scultore architetto
tel: (+39) 335 8037497 - fax 0577 379538 - email: mariopicchi@mariopicchi.com
Sito ufficiale - Official Website
Site Best Viewed: 1024x768 Resolution
Copyright   Mario Picchi 2010  All Rights Reserved